è un sito scetti yea simoniko è + fiko: 2007

venerdì 14 dicembre 2007

venerdì 7 dicembre 2007

the best bitboxer









Oja, odui su disignu tecnicu

Oia, seu tottu scioccau seu faendi sos disìgnusu po su professore de tecnologia.
Seu mottu: immoi (a se dusude su di) seu faendi su ghettamèntu ortogonali.
Pensu chi d'accabbu a se tresi de su di faisi a mei sos benedictione bostra.

martedì 20 novembre 2007

I primi super 50 post di simonicoster

Con commozione nicola e simone vi annunciano che hanno raggiunto il traguardo di 50 post nel loro blog.
Vediamo di ricostruire un po' la storia del nostro blog dal principio:
tutto incominciò nell'afosa estate del 2007 quando, due cugini padroni di due blog ben distinti si erano riuniti per discutere dello scarso successo che il loro blog suscitavano sugli utenti.
Fra una minkiata e l'altra a nicola gi venne un'idea: unire le menti di due assidui scrittori come loro per creare un nuovo blog più bello e all'avanguardia, contanto di petizione di Beppe Grillo!.
E' stato sempre più difficile scrivere post validi e non sempre si è riusciti nell'intento, ''floppando'' con dei barbini copia e incolla ma, a volte si poteva anche a dei discreti post.
E' interamente simonic11 la serie sputo di bue (tra poco in francese ed inglese) che ha appassionato i lettori con le avventure di un piccolo soldo di cacio chiamato sputo di bue.
Il blog mi ha dato un valido sostegno per i temi svolti in classe e gli argomenti a scelta delle interrogazioni di educazione civica.
Da questo blog mi aspetto ancora tanto, perchè tanto è il potenziale mio e di mio cugino Simone, percui, se ci metteremo d'impegno potremmo provare a competere con altri blog.
Ah, ancora una cosa... fateci i complimenti per il 50° post che ce li meritiamo

domenica 18 novembre 2007

10 giorni di vacanza!




Io Nicola, ho da fare 1 annuncio alla nazione:

non vado a scuola x 1 settimana!

motivo:deratizazione.

La mia scuola è affianco allo stagno e quindi vengono sempre i topi, tanto è vero che la settimana scorsa quelli della terza B hanno ucciso una merdona di 30cm, quest' ultima, dopo essere stata uccisa è stata pesata con la bilancia della scuola ( un po'come si fa con gli agnellini) e pesava mezzo kilo!.
ragion per cui si è dovuti ricorrere alla disinfestazione.


w le merdone

grazia grazie di esistere perchgè se i bidelli ti guardano chiamano quelli di gost busters

sabato 10 novembre 2007

Beppe Grillo in Sardegna

Grillo e gli agricoltori nella trappola delle banche
"Ma che Paese è questo se vi deve difendere un comico?"
Trattori a Cagliari, davanti al Palazzo di Giustizia; Beppe Grillo a Decimoputzu, che arringa e si schiera al fianco degli indebitati. La giornata della protesta dei campi ieri ha rilanciato il fronte degli agricoltori, decisi a difendere le loro aziende. Beppe Grillo ha attaccato a Decimoputzu le banche, ha promesso che difenderà a Strasburgo gli interessi degli agricoltori: «Ma che Paese è questo se alle crisi ci deve pensare un comico?».
«Vi difenderò io dalle banche», parola del Grillo parlante. Così lo ha chiamato lo scultore di Villasor Gigi Porceddu in una poesia-augurio scolpita sulla pietra. E come pietre sono piovute le accuse del Beppe nazionale sul sistema bancario «la vera criminalità organizzata che strangola gli agricoltori. Non a caso, fra i nomi dei banchieri di maggior spicco ci sono noti pregiudicati». Era atteso con ansia l'arrivo dell'uomo del vaffa day, quello che, alla prima uscita, ha radunato 300 mila persone in piazza Maggiore a Bologna.

OCCUPAZIONE. Dopo 39 giorni di occupazione in Municipio, gli agricoltori di Decimoputzu avevano bisogno di ossigeno. Di qualcuno che li facesse sentire meno soli nella lotta che conducono per non affogare in un mare di debiti. Lui non si è tirato indietro, riscaldando una giornata nata sotto pessimi auspici. Con un maestrale teso e gelido che ha scoraggiato le migliaia di persone attese nel campo sportivo. Ne sono arrivate circa seicento, ma i contadini ora si sentono più sostenuti in questa singolare guerra di sopravvivenza che vede fianco a fianco il sindaco di Forza Italia Gianfranco Sabiucciu e Altragricoltura, associazione vicina a Rifondazione comunista. Era atteso nella sala consiliare per una riunione speciale, Beppe Grillo, ma appena arrivato, solita mise blu, occhiali da sole, aria scanzonata, ha iniziato a sparare alzo zero sul Banco di Sardegna e la sua casa madre, Banca popolare dell' Emilia Romagna. E ha lanciato un ultimatum: «Staremo vigili sino al venti novembre, data in cui si terrà il vertice decisivo fra istituto di credito, Stato e Regione che deciderà sulla vita delle vostre aziende. Se entro quella data il problema non sarà risolto, chiederò ai correntisti del Banco di Sardegna di spostare i loro conti in un'altra banca, molto importante, che gli concederà lo 0,50 per cento di interesse in più».
E per far capire che non scherzava, ha aggiunto: «Con questa banca, della quale ancora non posso dire il nome, ho già raggiunto un accordo». Quanto all'istituto che gestisce le pratiche degli agricoltori sardi, «bisogna colpirlo sui soldi, tanto è l'unico linguaggio che capisce».

I RESPONSABILI. Ma il comico non considera il credito il solo responsabile della tragedia che sconvolge le campagne isolane e denuncia «l'intreccio sciagurato fra banche, informazione e politica». Con qualche distinguo. Perché a chi vorrebbe chiamare in causa il presidente della Regione Renato Soru risponde: «Credo che si sia comportato abbastanza bene, non l'ha fatta mica lui questa legge truffaldina». Si riferiva alla legge regionale 44 del 1988. «Tutti in questa storia dicono di aver agito secondo le regole, ma gli unici a rimetterci sono gli agricoltori, che si sono fidati». Certo, c'è il pericolo che, accusando le banche, poi si assolva la politica, ma Grillo para subito il colpo: «Io ho fatto una legge popolare per mandare a casa tutti questi politici». E giù botte al sistema di informazione: «Quando ho organizzato il V-day quelli che si sono incazzati di più sono stati i giornalisti: chi crea l'opinione pubblica, i grandi giornali, i grandi network televisivi sono maleodoranti; basta vedere chi c'è nei consigli di amministrazione. Sempre le solite trenta-quaranta persone che trovi da tutte le parti. Banche comprese: Montezemolo, Della Valle, Cremonini, i palazzinari come Caltagirone. Persone che magari siedono anche nei consigli della banca che si occupa di questo affare».

IN EUROPA. Spazia, dilaga, il comico genovese, com'è solito fare quando si lancia nelle sue filippiche a 360 gradi. Ma gli agricoltori che lo hanno accolto con un'ovazione a Decimoputzu lo riportano alla drammatica realtà del paese. È ottimista, Grillo, e non lo nasconde: «Questa cosa è troppo grossa perché possa finire male. Io sono venuto qui per tenere alta la tensione e continuerò a seguire la vostra vicenda finché non si sarà risolta. Sono fiducioso, anche se non mi considero un esperto di agricoltura». Poi si ammutolisce un attimo e all'improvviso sghignazza: «Voglio rivelarvi una cosa: il 13 novembre sono stato invitato dal Parlamento europeo di Strasburgo per riferire sul destino dei contributi in agricoltura. Mi chiedo che razza di Europa è mai questa che si affida a un comico per discutere problemi del genere». E che razza di agricoltura abbiamo «quando si fa piangere un agricoltore di sessant'anni e lo si costringe a fare lo sciopero della fame perché ha paura che gli portino via l'azienda, lo si induce quasi a chiedere l'elemosina per sopravvivere». Si emoziona il cinico Grillo quando sente raccontare nell'aula del Centro socio culturale che ha sostituito il campo sportivo le storie strazianti di chi ha perso tutto nel tentativo di creare un'azienda. Soprattutto emigrati rientrati dalla Germania e da Milano col miraggio di creare qualcosa che oggi rischia di sparire».

DIFENDERSI. Dietro queste vicende non vede solo tragedie umane ma un'agricoltura che cambia radicalmente senza che i protagonisti si possano difendere. Vittime di un sistema del credito iniquo e mancanza di informazione. «Nell'agricoltura europea sembra non esserci più posto per le piccole aziende. Nel frattempo, arrivano gli Ogm, ma l'alimentazione deve rientrare nei limiti del buon senso. Ho l'impressione che quanto sta avvenendo oggi in Sardegna rappresenti un'anticipazione di ciò che accadrà nel prossimo futuro nel resto dell'Italia e dell'Europa». Tutto in un sistema di legalità perversa, secondo Grillo, «che consente a certa gente di delinquere a norma di legge». Chiaro il riferimento alla vicenda degli agricoltori di Decimoputzu che rischiano vedere le loro aziende vendute all'asta, dopo aver preso contributi che solo a cose fatte l'Unione europea ha considerato illeciti. «Regione, banche ed Europa sono convinte di aver agito nella legalità, ma le vittime sono solo gli agricoltori sardi». Ironica, amara, la conclusione: «I sardi sono rispettati in tutto il mondo. Quando, leggermente, stuprano all'estero, gli danno pure le attenuanti perché sono sardi», ha detto riferendosi alla sentenza di un giudice tedesco che aveva ridotto la pena per motivi etnico culturali a un emigrato accusato di aver violentato e torturato la compagna. «Noi siamo venuti a chiedere le attenuanti anche per i debiti degli agricoltori». Ma stavolta non ci sarà un giudice comprensivo a Strasburgo.

martedì 6 novembre 2007

Merda siamo in retrocessione

Marco Fortin analizza così il brutto scivolone interno con la Samp: "E' una partita difficile da spiegare. Nella prima mezz'ora ci eravamo espressi bene, sulla falsariga delle gare precedenti. Poi è accaduto tutto in un quarto d'ora: un tiro che è passato in mezzo ad una selva di gambe, l'occasione di Caracciolo, dove gli è rimasto il pallone sul piede dopo una mia parata, e infine il terzo gol su calcio piazzato. Nel secondo tempo, complice il caldo, non siamo riusciti a reagire. Chiedo scusa ai tifosi perchè non abbiamo offerto un bello spettacolo: troppi black-out, anche se il risultato è ci punisce oltre i nostri demeriti".

Pasquale Foggia cerca di dimenticare subito la partita: "E' andata come è andata. Dobbiamo rimetterci sotto, fin da martedì. Il campionato è lungo, guai ad abbattersi ora: abbiamo tutto il tempo per rimediare".

sabato 3 novembre 2007

venerdì 2 novembre 2007

ora scriverò in hindi

सिओं इओ सोनो सिमोन ए सोनो उन गरण फिगो

कि लेग्गे è स्समो !!!!!

allora... ci capite qualcosa?

UGLY BETTY

L'eroina messicana della strie TV "Ugly Betty" che ha conquistato l'Italia ha cambiato look, infatti è diventata da così


a così



cheddire un bel cambiamento...

Billy Idol

Ki conosce billy idol?




l ragazzaccio glam dall’anima punk che si diverte con l’hard rock.
Naturalmente Billy Idol è un nome d’arte. Quello vero è William Michael Albert Broad, nato il 30 novembre 1955 a Middlesex, Inghilterra. La famiglia Broad si trasferisce per un po’ a New York, ma torna nel Regno Unito, dove Billy si iscrive alla Sussex University, ma l’esperienza dura poco: il giovane Broad è preso dalla musica, le ragazze e il divertimento ribelle di quegli anni e dopo nemmeno un anno di college molla tutto per entrare nel giro della musica, formando un gruppo di teenager punk, i Bromley Contingent, che ruota attorno ai Sex Pistols; della colorata gang fa parte anche Siouxie Sioux, non ancora leader di Siouxie & The Banshees. Sono gli anni di fuoco del punk inglese, quelli in cui la protesta passava attraverso il look e la musica e le istanze anarchiche si schiantavano contro lo showbiz e il rock classico, giudicato trombonesco, borghese e insulso.

Sull’onda del successo dei Pistols e della filosofia secondo cui tutti possono fare le star, William si convince che quella può essere la sua strada. Comincia a suonare la chitarra nei Chelsea (band che nella lineup annovera Mick Jones, futuro chitarrista dei Clash, e Brina James, non ancora chitarrista dei Damned) e poco passa al microfono, cambiando il proprio nome in Billy Idol e rivelando il suo gusto per la provocazione mediatica. Nel 1976 forma i Generation X (dal titolo di un libro degli anni Sessanta), reclutando il bassista Tony James, il batterista John Towe e il chitarrista Bob Andrews. Il gruppo firma per la Chrysalis, cambia in corsa Towe con Mark Laff e si chiude in studio per mettere su vinile la sua interpretazione del punk: il risultato è il 33 giri “Generation X” (1978), seguito da “Valley Of The Dolls” (1979) e “Kiss Me Deadly” (1979). Idol, cresta platinata, orecchini ovunque e ghigno sardonico, diventa uno degli idoli della Londra punkettara, ma i lavori del quartetto sono abbastanza apprezzati dal pubblico, ma non sono certo all’altezza della furia iconoclasta dei Sex Pistols o della profondità musicale dei Clash e di lì a poco, anche per divergenze interne, i Generation X si sciolgono.

Idol, che fino a quel momento non aveva pensato alla possibilità di una carriera solista, rimane piuttosto deluso dallo split e si trasferisce a New York, dove si convince a tentare la strada in proprio. Si aggancia a Bill Aucoin, il manager dei Kiss, e nel 1981 sforna l’EP “Don’t Stop” (che comprende la cover di “Mony Mony”, hit anni ‘60 di Tommy James e un paio di remix dei Gen X) e il buon riscontro in terra americana riconvince la Chrysalis a metterlo sotto contratto, iniziando una nuova, eccitante vita da star. L’anno dopo, con la complicità del chitarrista Steve Steven, dà alle stampe il suo debutto solista con “Billy Idol” e sfonda, complici due video molto captive (”White Wedding” e “Dancing With Myself”, quest’ultima della sua vecchia band) che ipnotizzano gli spettatori di Mtv e lanciano il provocante inglese nell’olimpo dei selvaggi del rock: il suo labbro ammiccante assurge a icona mondiale e la sua animalità sul palco ne fa un eroe glam degli anni Ottanta. L’album, intriso di pop, hard rock e dance e reminiscenze punk, conquista il disco d’oro. Sull’onda del successo Idol licenzia “Rebel Yell” nel 1984, LP di hard pop ricco di synth che supera le vendite del primo (doppio platino) impazzando in radio e Tv con i singoli “Eyes Without A Face” (una ballata, inaspettatamente) e “Flesh For Fantasy”.

La fama di Billy è al culmine e i concerti nelle arene americane e europee registrano spesso il tutto esaurito. Ma la fama comporta anche altre distrazioni, spingendo Idol verso droga ed eccessi da rotocalco e ritardando la pubblicazione del terzo album, “Whiplash Smile”, che esce solo nel 1987. Il lavoro viene accolto comunque bene (specie i singoli “To Be A Lover” e “Sweet Sixteen”), ma delude un po’ le aspettative generate dai suoi precedenti album. Qui finisce il sodalizio con Steven, ma la fortuna commerciale di Idol non fa una piega: “Mony Mony” è uno dei video più trasmessi da Mtv e il disco raggiunge il platino. Nel 1989 compare nella riedizione live di “Tommy”, l’opera degli Who; nel frattempo lavora al suo quarto full lenght, che esce l’anno dopo con il titolo “Charmed Life”. Sempre nel 1990 Billy Idol viene coinvolto in un tremendo incidente in moto, che quasi gli costa una gamba e lo costringe a camminare con un bastone; l’album è il quarto a raggiungere consecutivamente il disco di platino.

Sempre attento a adattarsi alle nuove tendenze musicali senza perdere la sua attitudine punk, Idol rimane in sella alla tigre dello showbiz, protagonista anche dei gossip. Nel ‘91 tenta la via del cinema con un ruolo in “The Doors” di Oliver Stone, mentre nel 1993 pubblica “Cyberpunk”, con un radicale cambio di look (via la cresta platino, ecco i dreadlocks) e di beat (le sonorità si fanno molto più techno). Non funziona: il Cd staziona lontanissimo dalle zone alte delle chart. È il periodo più oscuro dell’ex ragazzino di Middlesex: la dipendenza dalla droga lo trascina lontano dalla musica e gli fa perdere il controllo fino a una pesante overdose, da cui si salva per miracolo nel 1994, ricoverato in un ospedale di L.A. I suoi due figli ancora piccoli sono uno dei motivi per cui Billy supera il nichilismo e si rimette in carreggiata, convinto che non gli avrebbero mai perdonato una morte per droga. Nulla si sa di lui fino al ‘98, quando ricompare in un cameo in “Prima O Poi Lo Sposo” (con Adam Sandler e Drew Barrymore). È l’occasione per tornare sotto i riflettori e rimettersi a lavorare sulla musica: in breve si riforma la coppia con Steve Steven e vengono pubblicate alcune raccolte, tra cui “Greatest Hits” nel 2001, che vende 500.000 copie solo negli Stati Uniti.
Nel 2005, a 50 anni suonati, dopo 30 di eccessi e a 12 dall’ultimo album ufficiale, il vecchio leone torna sugli scaffali dei musicstore con un nuovo lavoro e un titolo dei suoi, “Devil’s Playground”
By MTV

giovedì 1 novembre 2007

mercoledì 31 ottobre 2007

martedì 23 ottobre 2007

prodi e levi contro grillo e i blogger

Articolo preso dal miglior blog d'italia:il blog di beppe grillo contro grillo e contro i blogger:

La legge Levi-Prodi e la fine della Rete

Ricardo_Franco_Levi.jpg

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it

per farci trovare in google

un modo x farci trovare fra i risultati di google:

virus/spyware/adware free gratis sex computer giovani spam wikipedia goku vegeta dragonball hardware gratis google youtube elio avril lavigne helloween metal rock pop raf nrk zac efron play station trucchi emule

lunedì 22 ottobre 2007

Attenti al mulo




Attenti, o voi che usate e-mule, perchè i casini sono in arrivo, o meglio, ci sono già e pronti a colpirvi!.
Infatti: una casa discografica tedesca, la Peppermint jam ha fatto causa ai server di e mule (e non solo).


Causa? COPYRIGHT!


esatto copyright!

La peppermint ha perciò intimato ai server di chiudere!
I primi sono stati i donkey server, che erano utilizzati dall'80% degli utenti e sostituiti da server spia, di cui parleremo in seguito, poi è stata la volta di razorback3.0 sostituito con una spia e un razorback 3.1 (un'altra spia).
Poi è toccato ai server big bang e, infine, agli USERnext.
L'unico ancora buono, sembra il piccolo server Usernext.to.
Alla luce di ciò molti sono preoccupati, ecco da che cosa: dogli hacker o spie, che facevano chiudere i server e li sostituivano con server fasulli, che scandagliavano i computer altrui.
ecco come vi cassavano:

Il sistema è chiamato (con molta fantasia) “File Sharing Monitor” e agisce in questo modo:

  1. Un client si connette alla rete P2P, cerca utenti che abbiano copie del file in questione e raccoglie gli indirizzi IP trovati con la ricerca.
  2. Il client richiede di scaricare un pezzo del file da un host che è stato trovato attraverso la ricerca.
  3. Se l’host permette il download vengono automaticamente inseriti un database il nome del file, la sua dimensione, l’indirizzo IP dell’host, il protocollo P2P, l’applicazione utilizzata, la data e lo username dell’utente.
  4. Viene eseguita (sempre automaticamente) una richiesta WHOIS sull’ip dell’host per avere informazioni sull’ISP e viene mandata immediatamente una lettera all’ISP dell’interessato.

Tutto qui. Direi niente di così sconvolgente! Anzi, dubito che prove raccolte in quel modo siano sufficienti per accusare qualcuno in qualsiasi tribunale, dal momento che è stato dimostrato già in precedenza che l’IP trovato da privati non è considerato come una prova decisiva in sede di giudizio. E’ interessante anche notare come il sistema si riferisca unicamente alle reti Edonkey e Gnutella: chissà come vengono raccolti i dati per quanto riguarda BitTorrent (che si sa, è uno dei metodi più utilizzati da chi scarica illegalmente files).

Appunto, il metodo non basta ma sono riusciti a scoprire come vedere la cartella INCOMING e vedere cosa hai.

In america una donna che ha scaricato un'album è stata multata di 200°000$!

Ma in italia è diverso e se la pigliano in culo:

hanno trovato 4000 persone che scaricavano e volevano mettere loro 1 salata multa, ma questi ultimi si sono ribellati e hanno fatto appello alle associazioni dei consumatori che si sono rivolti a non so cosa ma che sembrava potente, comunque hanno fatto ricorso e ha vinto l'italia xkè prendere così i dati è violazione della privacy, poi sembra che se nn è fatto a scopo di lucro sia legale.

Comunque, per difendersi da questi tafani vi consiglio di scaricare un programma gratuito chiamato peerguardian2 e di informarvi su eventuali sviluppi sul sito di un tipo (nessuno lo conosce) eccolo in una sua foto che di computer ne sa molto il suo sito è stato oscurato da google ma è ancora presente, se volete dargli 1 sguardo e premunirvi di immunizzanti contro le spie e aggiornarvi sulle ultime vicende, il suo sito è: http://www.emulesecurity.net/ .


CIIAO


PS: vi terrò aggiornati




venerdì 12 ottobre 2007

Gioca come si deve,e soprattutto non barare.

Non leggere in anticipo, ma nell'ordine, punto per punto.
Ci vorranno 3 minuti, e credimi, ne vale la pena.
Prendi carta e penna.

1.Scrivi i numeri da 1 a 11 in una colonna.
2.A fianco ai numeri 1 e 2, scrivi 2 numeri a tua scelta.

3.Vicino ai numeri 3 e 7, scrivi il nome di una persona di sesso opposto.
Due nomi diversi, ovviamente, di persone che conosci bene, e nel farlo, segui il tuo primo impulso.

Non leggere oltre in anticipo, o non funzionerà...Piano piano...
4.Scrivi il nome di tre persone (amici, familiari...) vicino ai numeri: 4,5 e 6.
NN BARARE,SAREBBE UN PECCATO...!!
5.Scrivi 4 titoli di canzoni sui numeri 8,9,10,11.
6.Finalmente, esprimi il tuo desiderio.
Qui si trova la chiave del gioco...
1.Devi parlare di questo gioco ad un certo numero di persone (il numero che si trova vicino al 2)

2.La persona in 3 posizione la AMI!!
3.La persona in settima posizione l'apprezzi molto però con la quale nn funziona...
4.La persona in quarta posizione è qualcuno a cui tieni veramente molto.
5.La persona in quinta posizione è quella che ti conosce veramenta a fondo.
6.La persona messa da te in sesta posizione è il tuo porta fortuna.
7.La canzone in ottava posizione è quella che si associa con la persona numero 3.
8.Il titolo in nona posizione è la canzone per la persona in settima posizione.
9.La canzone in decima posizione è quella che meglio svela il tuo spirito.
10.La canzone in 11 è quella che rivela i tuoi sentimenti rispetto alla
vita.
11.Scrivi questo gioco nel tuo blog,durante l'ora che ne segue la lettura.


Se lo farai,il tuo desiderio si realizzerà.
Se non lo farai,succederà l'opposto.
Davvero strano,ma pare che funzioni!!!
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lunedì 8 ottobre 2007

SPUTO DI BUE

C.1

ed ecco a voi la senzazionale storia di simonico e co.
Questa è la storia di uno sputo che con i suoi amici compirà tante avventure incredibili e vivrà amori passionali, tutto in un concentrato... di vita e di sputi.

CAPITOLO1 LA NASCITA

Era una notte buia e tempestosa ... un bue stava mangiando cicoria con maionese, quando ad un tratto un fremito irresistibile lo stimolò a escretare i cosiddetti ''bisogni solidi''. Lo stimolo era talmente forte che fece un'enorme ammasso puzzolente di roba maleodorante e informe chiamata cacca e come ciliegina sulla torta, un po' per lo sforzo affrontato, un po' per la puzza che il corpo del reato emanava, ci sputò sopra, creando così un mare di merda liquida con sopra del catarro mischiato a saliva. Ad un tratto un fulmine brecciò il cielo con un rombo che parve una Ferrari appena uscita, colpendo in pieno la cacca che aveva come parafulmine il povero sputo del bue appunto.
La mattina dopo lo sputo aprì gli occhi e con molto stupore si rese conto che riusciva a muoversi, anche se un po' a stento, a causa degli strati di merda che lo avvolgevano come una copertina di velluto, ma un po' più puzzolente.
questa fu la nascita e la prima avventura di sputo di bue.





C.2
Quel mattino per il nostro sputo preferito non fu affatto facile, poiché dovette riuscire a risalire dagli strati di cacca che lo ricoprivano: armandosi di buona volontà e munendosi di uno scarabeo stercorario scavò un tunnel che passava da parte a parte la montagna che ormai pareva completamente seccata. Quando risalì in superficie pensò che doveva crearsi una vita e che la fattoria non era il posto ideale dove vivere poichè ogni angolo di quel posto era già abitato da altri esseri tra cui i topi di campagna, che non erano molto ospitali: se lo volevano bere.
Passata una settimana sentì il contadino che diceva che doveva andare a fare commissioni urgenti in
città, allora si intrufolò nell' apixiedda
e salito sul cashone, partì alla volta della grande città.
C.3

In quel tempo l’estate si faceva sentire e ogni essere vivente ( compreso il nostro sputo) soffriva terribilmente il caldo afoso ogni giorno sempre più sopra i 40°.

Parlando con un mozzicone di sigaretta, lo sputo si rese conto dell’importanza del refrigerio immediato, e fu allora che decise, assieme al suo nuovo amico chad (il mozzicone di sigaretta) di aprire in società un negozio di ghiaccio.

Assunse prima di tutto 2 impiegati : Peppino dritto (preservativo bucato) e Joe culodigomma (blata)

Venne a quest’ultimi l’idea di procurarsi il ghiaccio: passare tutti giorni da kebbab donald:

Joe era il palo e distraeva le commesse mandandole nel panico più totale mentre Peppino si riempiva di ghiaccio, stando attento a non farlo uscire dal suo buco.

Per qualche mese filò tutto liscio, ma il tempo passava e l’inverno era alle porte, le temperature passarono da + 40° a –3°, e il ciò decretava la fine dei guadagni e la blatta morì in un tragico incidente d’auto, provocato accidentalmente dalla mafia buddusese.

Il piccolo reddito capitalizzato dalla società del ghiaccio fu subito scialacquato da peppino dritto con il poker e fece pagare il conto all’amico joe, che in cambio gli rifilò una cavallettata sulla nuca e un colpo di cric nel pancreas e nella milza, tutti colpi da ko che sommati gli tolsero la vita (questa storia fu pubblicata il giorno dopo a studio aperto con una canzone tristissima).

Rimasero solo Sputo e il suo amico Chad, questi ultimi decisero di passare l’inverno nel naso della statua dei presidenti d’america, più precisamente nel naso di Clinton.


C.4


La pivella di sputo.
Appena arrivati al naso, sputo si preoccupò subito di stringere importanti rapporti di amicizia.
I migliori, e unici vicini erano due goccioloni di maionese, rispettivamente fratello e sorella.
Il primo si chiamava Calvè, mentre l’altra Mayò.
Della ragazza, Sputo se ne innamorò follemente tanto da chiederle la mano, ma lei con grande disappunto dell’essere catartico, la ragazza gli diede merda.
Disperato e profondamente scosso, sputo andò a piangere da Calvè, che lo consolò e pur di farlo smettere di piangere, gli promise che lo avrebbe aiutato a conquistare la bella Mayò.

C.5

Sputo era tutto un fremito, era ARRAPATISSIMO..........
Sputo ci provava con un ragno mentre il povero Calvè tentava disperatamente di fare innamorare la sorella, parlandole delle qualità e delle abilità innate che sputo possedeva, come ad esempio il rutto da 200 decibel, la demenzialità di ferro e, soprattutto, di essere estremamente elastico, in tutti i sensi............... .
Ma quella non ne voleva sentire, percui sputo decise di farsi avanti.
Lento lento si avvicinava alla preda, ma poi diceva che era meglio riprovarci l'ora successiva (un'altra volta....) fino a che non si mise d'impegno e prese coraggio: si avvicinò da dietro, le soffiò sul collo e le fece una grattatina imparata ad un corso di massaggio erotico.
Tutto questo fu eseguito con massima lentezza, in modo da essere più stimolante possibile.
A Calvè tutto ciò piaceva, tanto che cominciò a baciare sputo in una maniera da film a luci rotte, e poi......


C. 6
Sputo di bue fece un figlio con maiò, che chiamarono culone, e visse con la sua bellissima famiglia
per una luna lunghissima settimana dentro lo scarpone di nocola, finchè maiò cominciò a scadere,
mentre maiò si stava pietrificando, lo sciamano dello scarpone, (una pelliccina di unghia incarnita)
disse a sputo che l'unico ,modo per salvare maiò era sacrificare culone al dio cavallo e pronunciare la formula "
Sopra la cavalla il cavallo gode ,
sotto la il cavallo crepa.

sputo andò al tempio del cavallo uccise suo figlio, ma, al momento di dover recitare la formula, non si ricordò l'ultimo pezzo e cavallo non esaudì il suo desiderio.
Sputo si ritrovò solo, costretto a dover rincominciare da capo.



giovedì 27 settembre 2007

ecco i video delle mie canzoni preferite:

METALLICA
FUEL



BOB MARLEY
BUFALO SOLDIER



BOB MARLEY
NO WOMAN NO CRY




NICKELBACK
PHOTOGRAPH





RED HOT CHILY PEPPERS
CALIFORNICATION





RED HOT CHILY PEPPERS
SNAW





E MOLTRE ALTRE ANCORA....

martedì 25 settembre 2007

!!!!IL MY AMATO 8 %!!!!

Il 92% dei teenagers ascolta musica rap o hip hop.Solo l'8% dei ragazzi ascolta musica rock o metal.
Inserisci questa frase nella tua firma se sei fra questo 8%

venerdì 21 settembre 2007

martedì 18 settembre 2007

L'appproccio a Maiò

Sputo era tutto un fremito, era ARRAPATISSIMO..........
Sputo ci provava con un ragno mentre il povero Calvè tentava disperatamente di fare innamorare la sorella, parlandole delle qualità e delle abilità innate che sputo possedeva, come ad esempio il rutto da 200 decibel, la demenzialità di ferro e, soprattutto, di essere estremamente elastico, in tutti i sensi............... .
Ma quella non ne voleva sentire, percui sputo decise di farsi avanti.
Lento lento si avvicinava alla preda, ma poi diceva che era meglio riprovarci l'ora successiva (un'altra volta....) fino a che non si mise d'impegno e prese coraggio: si avvicinò da dietro, le soffiò sul collo e le fece una grattatina imparata ad un corso di massaggio erotico.
Tutto questo fu eseguito con massima lentezza, in modo da essere più stimolante possibile.
A Calvè tutto ciò piaceva, tanto che cominciò a baciare sputo in una maniera da film a luci rotte, e poi......

venerdì 14 settembre 2007

totti o pirlo?

meglio Totti o Pirlo?














ecco le loro schede:

Totti:

Nazionalità Italia

Squadra: Roma

Anni: 31

Peso:82kg

goal: 372

Pirlo:

Nazionalità: Italia

Squadra: Milan

Anni:29

goal: 283

Biografia Pirlo:

Andrea Pirlo


(Flero, 19 maggio 1979) è un calciatore italiano che attualmente gioca nel Milan e nella Nazionale italiana, con cui ha vinto i Mondiali 2006.

Ha iniziato la carriera nel Brescia come mezzapunta, esordendo in serie A a 16 anni e due giorni in Reggiana-Brescia nel campionato 1994/1995. Ingaggiato dall'Inter, che lo diede in prestito prima alla Reggina e poi allo stesso Brescia, società nella quale ha cambiato ruolo, arretrando molto la sua posizione in campo pur perdendo poco in fase offensiva, dalla stagione 2001/2002 è al Milan. Dotato di grande tecnica e di una visione totale del campo, è ora uno dei registi più forti in circolazione ed è apprezzato per la sua abilità nelle verticalizzazioni.

Con i rossoneri ha vinto quasi tutto ed è anche riuscito a diventare un punto fermo della Nazionale, dopo che in precedenza era stato per 4 anni il leader assoluto della Nazionale Under-21.

Nel 2005 ha aggiunto al suo già ricco repertorio tecnico anche una nuova modalità di calciare le punizioni, l'ascensore (come l'hanno ribattezzato i suoi compagni di squadra): il pallone è colpito in modo particolare con le sole tre dita centrali e con la valvola posizionata verso il basso, così da sollevarlo per poi farlo ricadere rapidamente. Molti i portieri che sono cascati nella trappola.


Pirlo ha preso parte con la Nazionale Under-21 all'Europeo Under-21 del 2000, vincendolo, e del 2002. Inoltre ha preso parte a 2 edizioni delle Olimpiadi, nel 2000 a Sydney, e nel 2004, come fuoriquota, ad Atene. Attualmente, con 46 partite giocate e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.

Nel 2002, a 23 anni esordisce nella Nazionale maggiore sotto la gestione del CT Giovanni Trapattoni. Nel suo primo periodo in Nazionale Pirlo non viene impiegato con continuità, ma trova un posto da titolare nella seconda partita dell'Europeo 2004, e da quel momento diventa titolare indiscusso nel centrocampo della Nazionale.

Pirlo ha avuto un ruolo fondamentale per la vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania 2006, dove si è rivelato come uno dei migliori centrocampisti del Mondo. Il primo gol dell'Italia nella competizione iridata porta la sua firma: nella gara di esordio contro il Ghana ha insaccato con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area di rigore su azione d'angolo.
Grande regista, capace di giocate illuminanti, è stato il trascinatore della squadra di Marcello Lippi con i suoi assist, guadagnandosi il titolo di "Man of the Match" assegnato dalla FIFA in ben 3 partite: Italia-Ghana, Germania-Italia e la finale Italia-Francia. Nella semifinale contro la Germania, ha servito il passaggio vincente a Fabio Grosso. Nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d'angolo per il gol di Marco Materazzi dell'1-1. Ai calci di rigore ha messo a segno il primo rigore della serie, terminata con la vittoria dell'Italia, laureatasi campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro ed è giunto 9° nella classifica del Pallone d'Oro 2006.



Biografia totti:



Francesco Totti nasce a Roma il 27 settembre 1976, da mamma Fiorella e papà Enzo. Dimostra sin da piccolissimo confidenza con la sfera di cuoio (i primi "insegnamenti" risalgono a nove mesi di età…), naturale la scelta dei genitori di farlo giocare in qualche squadra sin da subito.
a sua prima squadra è la Fortitudo, scelta territoriale trattandosi di una piccola società di San Giovanni, il quartiere dove vive la famiglia di Totti. Dalla Fortitudo di Trillò, Francesco passa alla Smit Trastevere, alla corte di Pergolati e Paolucci.

Il ruolo occupato in campo è quello di centrocampista, scelta quasi obbligata per i mister che hanno la fortuna di allenarlo, data la classe "pulita" che il giovane esibisce con estrema disinvoltura. Poi, nel 1986, il passaggio alla Lodigiani, primo passo importante verso il calcio che conta.

Totti è allenato prima da Mastropietro e poi da Emidio Neroni, due figure importanti dal punto di vista calcistico per il ragazzo.Dopo altre due stagioni, la famiglia Totti viene sottoposta al dilemma: la Lodigiani fa presente che Francesco fa gola sia alla Roma che alla Lazio.Nessuna esitazione per i romanistissimi genitori: il giovane calciatore di Porta Metronia approda a Trigoria nel 1989, iniziando la sua carriera in giallorosso, partendo dalle giovanili.

Il talento naturale di Francesco spinge i tecnici di tutte le rappresentative a convocarlo spesso. Nella stessa stagione gli capita di disputare partite con gli Allievi Nazionali e la Primavera (stagione 91/92) o addirittura di essere decisivo per la conquista dello scudetto sempre con gli Allievi pur giocando titolare nella Primavera e trovando comunque il modo di esordire in serie A (stagione 92/93). Boskov, infatti, lo nota a Trigoria nelle partite durante l' allenamento contro la prima squadra e lo fa esordire in Serie A contro il Brescia nella vittoria per 2-0 del 28 marzo 1993.

a quel momento il rapporto fra Totti e la prima squadra andrà sempre in crescendo, anche se nel frattempo continua l'esperienza anche nelle giovanili azzurre. Anche in Nazionale le soddisfazioni non mancano: fin dall' Under 15 di Corradini passando per le rappresentative allenate da Sergio Vatta, Francesco trova il modo di mettersi in luce, toccando in seguito l'apice della sua carriera in azzurro con la conquista del titolo europeo Under 21 con Cesare Maldini, battendo in finale la Spagna ai calci di rigore (31 maggio 1996).
Pochi mesi prima Totti aveva conosciuto il sapore di una convocazione nella Nazionale maggiore: Arrigo Sacchi lo aveva convocato per uno stage alla Borghesiana (febbraio '96), regalandogli parole di grande stima e considerazione.

Tornando alla Roma, nel 1994 a Trigoria arriva Carletto Mazzone, uomo che lancerà definitivamente Francesco sul grande palcoscenico del calcio che conta e che per lui resterà sempre un punto di riferimento importante, un secondo padre a cui chiedere consiglio nei momenti difficili.

Il 4 settembre 1994 arriva il suo primo gol con la casacca dei "grandi": all'olimpico, davanti al pubblico del quale fino a pochi anni prima faceva parte, in veste di piccolo tifoso, segna contro il Foggia.

Forse è quello il vero inizio della favola dell'attuale numero dieci della Roma, favola che ha conosciuto anche momenti difficili come la scarsa considerazione di Carlos Bianchi, l'allenatore argentino che non lo "vedeva" ( che lo stava per cedere alla Sampdoria), ma che ha trovato la sua più splendida continuazione nel biennio - Zeman: proprio il tecnico boemo, altra figura importantissima nella Totti story, valorizza al massimo il bagaglio tecnico del trequartista inserendolo a sinistra nel tridente di attacco. E' il boom: tutti, anche i più scettici, ammettono di trovarsi davanti ad un vero fenomeno del calcio internazionale e lui risponde a suon di gol e di premi vinti per le altissime medie voto mantenute su tutti i quotidiani per tutto l'arco del campionato.

Infine, l'attualità.

Con l'arrivo di Capello la Roma ha conosciuto un'annata di transizione che ha coinvolto lo stesso Totti, peraltro vittima di un infortunio ad inizio stagione che ne ha pregiudicato il rendimento per alcuni mesi. Il capitano giallorosso, comunque, ha mantenuto un rendimento ben al di sopra degli standard del resto del campionato, confermandosi uomo assist e leader anche nei momenti più difficili.

La convocazione di Zoff per Euro 2000 e la conquista di una maglia da titolare con gli azzurri confermano la stagione comunque positiva di Francesco. E infatti l'europeo giocato in Belgio e Olanda rappresenta per Francesco la definitiva consacrazione internazionale, dopo le splendide prove offerte soprattutto proprio contro il Belgio (suo il gol di testa che spiana la strada alla vittoria azzurra), contro la Romania (altro gol che sblocca il risultato) e contro la Francia in finale.


Due momenti esaltanti dell'estate scorsa bei Paesi Bassi: il colpo di tacco che ha dato via all'azione per l'illusorio vantaggio azzurro di Delvecchio e soprattutto l'ormai leggendario rigore a cucchiaio tirato contro l'Olanda nella semifinale giocata all'Amsterdam Arena.

Un gesto tecnico che ha strabiliato tutto il mondo, tranne i tifosi che avevano avuto occasione di ammirarlo in campionato.

La carriera di Francesco continua all'insegna dei successi con la squadra giallorosa: la conquista del terzo scudetto nella stagione 2000/2001 e le prodezze in Champions League. Anche in Nazionale entusiasma i tifosi e indossando la maglia numero 10 è il perno inamovibile dell'attacco azzurro.

Il suo impegno nel Sociale e soprattutto nei confronti dell'infanzia
disagiata ha spinto il Comitato Italiano dell'Unicef e Francesco Totti a
incontrarsi nel maggio 2002. Da marzo 2003 Francesco Totti è orgogliosissimo
Good Will Ambassador dell'Unicef e le sue iniziative a favore dei bambini si
sono susseguite costanti e ricche di successo.
La più conosciuta è sicuramente il Libro delle Barzellette, i cui proventi
sono stati devoluti anche a favore degli anziani del Comune di Roma.


Il mio punto di vista:

Sono entrambi due giocatori estremamente bravi e dotati, uno un po'più chiuso, l'altro molto estroverso, capace di invntare tormentoni che durano estati intere come la celeberrima frase : mo je faccio er cucchiaio , detta da totti rivolto a di biagio prima di tirare il rigore contro l'olanda, che sbalordì il mondo intero, ma non i tifosi della roma che erano già abituati a vederlo fare queste opere d'arte.

Pirlo invece è un regista e, come un burattinaio, muove gli avversari come vuole, servendo ai compagni di squadra assist squisiti che escono solo dai suoi piedini fatati, gli stessi che indovinano le più impossibili traiettorie delle punizioni, che hanno risolto per altro partite importantissime, anche in ambito nazionale.

pirlo fa e fa fare goal, totti è più propenso a tirare.

1-1

Totti vuole che la squadra giochi per lui mentre pirlo gioca per la squadra.

1-2 x pirlo

Totti è scarpa d'oro.

2-2

Pirlo è bronzo olimpico ad Atene.

2-3 per Pirlo.

Pirlo è un'assistman migliore di totti

4-2

E, col punteggio di 4 a 2 in favore di Pirlo, dichiaro dunque vincitore della sfida TOTTIvsPIRLO vincitore.

giovedì 13 settembre 2007

lunedì 10 settembre 2007

Sputo di bue quarto capitolo

La pivella di sputo.

Appena arrivati al naso, sputo si preoccupò subito di stringere importanti rapporti di amicizia.

I migliori, e unici vicini erano due goccioloni di maionese, rispettivamente fratello e sorella.

Il primo si chiamava Calvè, mentre l’altra Mayò.

Della ragazza, Sputo se ne innamorò follemente tanto da chiederle la mano, ma lei con grande disappunto dell’essere catartico, la ragazza gli diede merda.

Disperato e profondamente scosso, sputo andò a piangere da Calvè, che lo consolò e pur di farlo smettere di piangere, gli promise che lo avrebbe aiutato a conquistare la bella Mayò.

Sputo di bue capitolo terzo

Ecco il terzo capitolo di sputo di bue

In quel tempo l’estate si faceva sentire e ogni essere vivente ( compreso il nostro sputo) soffriva terribilmente il caldo afoso ogni giorno sempre più sopra i 40°.

Parlando con un mozzicone di sigaretta, lo sputo si rese conto dell’importanza del refrigerio immediato, e fu allora che decise, assieme al suo nuovo amico chad (il mozzicone di sigaretta) di aprire in società un negozio di ghiaccio.

Assunse prima di tutto 2 impiegati : Peppino dritto (preservativo bucato) e Joe culodigomma (blata)

Venne a quest’ultimi l’idea di procurarsi il ghiaccio: passare tutti giorni da kebbab donald:

Joe era il palo e distraeva le commesse mandandole nel panico più totale mentre Peppino si riempiva di ghiaccio, stando attento a non farlo uscire dal suo buco.

Per qualche mese filò tutto liscio, ma il tempo passava e l’inverno era alle porte, le temperature passarono da + 40° a –3°, e il ciò decretava la fine dei guadagni e la blatta morì in un tragico incidente d’auto, provocato accidentalmente dalla mafia buddusese.

Il piccolo reddito capitalizzato dalla società del ghiaccio fu subito scialacquato da peppino dritto con il poker e fece pagare il conto all’amico joe, che in cambio gli rifilò una cavallettata sulla nuca e un colpo di cric nel pancreas e nella milza, tutti colpi da ko che sommati gli tolsero la vita (questa storia fu pubblicata il giorno dopo a studio aperto con una canzone tristissima).

Rimasero solo Sputo e il suo amico Chad, questi ultimi decisero di passare l’inverno nel naso della statua dei presidenti d’america, più precisamente nel naso di Clinton.

giovedì 6 settembre 2007

La strana supplente Malata.


Oggi io e mio cugino stavamo cazzeggiando molto alacremente e abbiamo scoperto, parlando delle prof che lavorano molto, che abbiamo avuto la stessa supplente d'italiano.
Quella si che era una prof, aveva tutti i requisiti necessari, grassa, giovane, si vestiva di cacca, e le mancavano le palle.
Con lei potevamo fare tutto quello che volevamo, prendevamo sempre il libro di geografia e lei si metteva a leggere, nessuno seguiva e facevamo tutto quello che volevamo.
Quando capiva che non se la filava nessuno si alzava (rischiando peraltro di cadere) e andava a turno in ogni banco chiedendo il diario, ognuno diceva di no e si girava, ma lei rimaneva a fissarti con la mano tesa, come i facchini che vogliono la mancia. poi si incazzava e sbatteva il registro sulla cattedra, facendo volare tutte le giustificazioni del mese.

SPUTO DI BUE

ECCO IL SECONDO CAPITOLO DELLA CELEBERRIMA STORIA:

CAPITOLO2 la fuga

Quel mattino per il nostro sputo preferito non fu affatto facile, poiché dovette riuscire a risalire dagli strati di cacca che lo ricoprivano: armandosi di buona volontà e munendosi di uno scarabeo stercorario scavò un tunnel che passava da parte a parte la montagna che ormai pareva completamente seccata. Quando risalì in superficie pensò che doveva crearsi una vita e che la fattoria non era il posto ideale dove vivere poichè ogni angolo di quel posto era già abitato da altri esseri tra cui i topi di campagna, che non erano molto ospitali: se lo volevano bere.
Passata una settimana sentì il contadino che diceva che doveva andare a fare commissioni urgenti in
città, allora si intrufolò nell' apixiedda e salito sul cashone, partì alla volta della grande città.

mercoledì 5 settembre 2007

SPUTO DI BUE

ed ecco a voi la senzazionale storia di simonico e co.
Questa è la storia di uno sputo che con i suoi amici compirà tante avventure incredibili e vivrà amori passionali, tutto in un concentrato... di vita e di sputi.

CAPITOLO1 LA NASCITA

Era una notte buia e tempestosa ... un bue stava mangiando cicoria con maionese, quando ad un tratto un fremito irresistibile lo stimolò a escretare i cosiddetti ''bisogni solidi''. Lo stimolo era talmente forte che fece un'enorme ammasso puzzolente di roba maleodorante e informe chiamata cacca e come ciliegina sulla torta, un po' per lo sforzo affrontato, un po' per la puzza che il corpo del reato emanava, ci sputò sopra, creando così un mare di merda liquida con sopra del catarro mischiato a saliva. Ad un tratto un fulmine brecciò il cielo con un rombo che parve una Ferrari appena uscita, colpendo in pieno la cacca che aveva come parafulmine il povero sputo del bue appunto.
La mattina dopo lo sputo aprì gli occhi e con molto stupore si rese conto che riusciva a muoversi, anche se un po' a stento, a causa degli strati di merda che lo avvolgevano come una copertina di velluto, ma un po' più puzzolente.
questa fu la nascita e la prima avventura di sputo di bue.




la seratona del mercoledì

DUE FIGACCIONI come NOI non potevano stare a fare niente in una giornata come quella di oggi, infatti abbiamo le nostre due noccioline chiamate menti e siamo usciti al warner village
a vedere il films.
Dopo averlo visto abbiamo guocato a
POI siamo passati all' e abbiamo comprato un pacco di e
1 bottiglione di


e mettendoli vicini

ci è venuta un'idea
abbiamo generato un esplosisivo che assomigliava più o meno a questo!
e come se non bastasse abbiamo visto una merdona spiaccicata che schifo!!!

oggi abbiamo imparato che
  1. gli orchi trombano molto e hanno sempre tanti figli, ora capisco l'importanza dei preservativi!
  2. i draghi possono rimanere incinti
  3. non bisogna incazzarsi quando non si fa nemmeno un punto a bowling,
  4. bisogna sempre stare attenti ai senegalesi sempre pronti a fotterti il cellulare
  5. la cocacola con la mentos è più buona ma pericolosa
  6. le merdone sanno appiattirsi come un foglio di carta

martedì 4 settembre 2007

Rapina juventina!!!

Giampaolo: "E' un sogno rubato"

Ranieri: "Juventus cinica"

domenica 2 settembre 2007

Marco Giampaolo è estremamente deluso dal risultato. Il tecnico rossoblu non usa perifrasi. "E' un sogno rubato: quello di vincere contro la Juventus giocando bene. Di solito ci metto un paio di giorni per rimettermi dallo stress dopo una partita, stavolta ci metterò un po' di più", Il Cagliari è stato all'altezza della situazione davanti alla Juventus. "Sono orgoglioso di questo gruppo che sento come un appendice di me stesso. Non credo di poter descrivere in modo migliore il senso di appartenenza. E' difficile commentare una sconfitta così. Mi spiace per la squadra che meritava un risultato diverso, per i tifosi. La prestazione è stata ottima, dovevamo far punti. Il Cagliari è stato superiore alla Juventus come gioco, loro lo sono stati nei particolari".

Dall'altra parte, Claudio Ranieri definisce la sua squadra "Cinica. Complimenti al Cagliari che ci ha fatto allungare la difesa come nessun altro avversario. E' entrato Camoranesi che ha acceso la luce, gli abbiamo dato molti palloni. Abbiamo mostrato di volere vincere, e non sarà per nessuno venire a vincere su questo campo".

Gigi Buffon è stato eccezionale in alcune circostanze. "Non la definirei una partita normale, abbiamo vinto con un giocatore in meno, segno che questa squadra ha temperamento come poche. La parata su Bianco? Ogni tanto combino qualcosa di buono, ho avuto quella fortuna che mi era mancata sul primo rigore di Foggia".

martedì 28 agosto 2007

Grande cagliari


Marco Giampaolo ha avuto la conferma alle sue previsioni della vigilia: partita ordinata dei rossoblu, decisa dal guizzo di un singolo. "Entrambe le squadre hanno i giocatori adatti, siamo stati bravi a fare la partita e non concedere niente e sfruttare le opportunità che il Napoli ci ha concesso. Però non potevamo prescindere dal giocare una gara ordinata. Foggia? Un elemento che se in giornata è capace di grandissime cose". Qualcuno si è sorpreso per la scelta di giocare con un unico attaccante, Matri, supportato dai due esterni. "Non volevo concedere un centrocampista al Napoli. Con due attaccanti e le ali, saremmo stati troppo leggeri, volevo un approccio più fisico". Il pericolo ora è che l'ambiente si esalti troppo. Giampaolo si preoccupa subito di fare il pompiere. "Non illudiamoci. Una partita non fa testo. C'è tanta strada da fare, e le vittorie bisogna leggerle in chiave diversa, al di là del risultato".Però c'è comunque da dire che una gara così è difficile da fare molto bravi i ragazzi bravi i tifosi che sono venuti in tanti e forse bravo anche lui.

L'ex mister rossoblu Edy Reja riconosce i meriti all'avversario, ma ritiene che il risultato penalizzi oltremisura la sua squadra: "Bravo Cagliari, ma il Napoli non meritava di perdere. Mi mancavano due difensori su tre e Contini era molto stanco. Le occasioni per segnare le abbiamo avute: abbiamo avuto solo il torto di non concretizzarle, anche perchè è stato bravo Fortin".

giovedì 2 agosto 2007

Ritorno da polsa

Qualche settimana ho detto a mio cugyno che sarei andato in colonia e l'ho pregato di pubblicare un post, ma lui molto furbescamente, si è dimenticato o ha fatto orecchie da mercante. Prima di iniziare farò un preambolo:
Questa vacanza è la quarta nel suo genere (e si da il caso che sia stata fatta senza la presenza dei genitori)
Comunq 3 settimane fa ho fatto una colonia di 15 giorni in un paesino di montagna chiamato Polsa. Appena arrivato mi sono subito alloggiato nella camera 206 (come la peugeot) assieme ai miei due compagni di ventura Marco e Matteo, incontrati x la prima volta nella precedente colonia.
Alle presentazioni abbiamo subito trovato un'animatore che a me pareva si fosse fatto di crack: un buddone con la bandana non è il massimo, ma aveva capito che fin dalle origini non era un figo, in fatti si faceva CHIAMARE Bubu, MA ERANO MOLTI QUELLI CHE LO CHIAMAVANO BUDDOTTULU, ma lui, non capendo che lo pigliavamo per il culo, si limitava a sorridere.
successivamente abbiamo visto altri 2 animatori che ci avrebbero seguito per i prossimi 15 giorni: luca un grandissimo di 18 anni appena diplomato, e la nanissima Brunisia di Puglia. Si dice che quest'ultimafosse al cesso quando dio diede all'uomo la possibilità di abbassare il tono della voce e di addolcire il carattere.
Tornando a noi, la sera stessa mi ero subito fatto riconoscere imitando sul palco del ritrovo degli alloggianti dei 3 alberghi di polsa (più o meno 400 persone), il mitico presidente dela regione Renato Soru!!! Quella serata è stata fantastica perchè ero al centro dell'attenzione di 400 persone, che erano completamente interessate alla mia performance almeno così mi davano a credere.
I primi 7 giorni però passavano lenti, erano molto monotono e la giornata tipo era:

8:30 Sveglia
9:00 Colazione
10:00 Calcio
11:00 Disegno
12:00 basket
13:00 Pranzo
14:00 Siesta
16:30 pioneristca (montare tende)
17:30 Piscina
18:30 riposo
19:50 cena
21:00 serata
23:00 dormire (solo molto teoricamente)

Per la prima settimana si ricorda solo una faticosa camminata in montagna con un dislivello di 400 metri e un totale di 30km. partendo da un'altezza di 1200m per arrivare ad una quota di 1600m per un totale di 3,30 h di cammino., ragionevolmente ripagato da un panorama mozzafiato.

La settimana successiva è STATA UNA FIGATA PAUROSA siamo stati allo stelvio (60 km circa di cui 10 in pullman) e ancora più emozionarnte, niente popo di menoi che......... Gardaland.
E chi è mai stato al BLU TORNADO? è peggio delle montagne russe, all'inizio sali per 30 metri, moolto lentamente, in modo tale che tu possa pensare, poi incominci a scorrere una discesona ripidissima allora hai paura e capisci che il tuo destino è segnato e hai paura perche capisci che stai per morire e allora non vorresti mai essere salito , ma è troppo tardi... e nel mentre che pensi a queste cose vieni proiettato giù per il discesone che ti fa arrivare ad una velocità di circa 250km orari, e tutto grazie alla forza di gravità poi vai per inerzia in vorticosi giri della morte, poi a testa in giù, a tre quarti e alla fine scendi a quattro zampe, ma con una adrenalina tale da spingerti a rifarlo un'altra volta.
Poi un meno movimentato ma altrettanto pauroso è lo SPACE VERTIGO: sali per quaranta metri, i peggiori di tutta la tua vita quando all'improvviso bang! ti fermi a guardare il panorama lassù in cima, ma esiste un piccolo inconveniente, quando vuoi vedere quante anatre sorvolano in cielo un quasi impercettibile click ti fa cadere nel vuoto e ti fa tornate da dove te ne sei venuto!!.
Poi ce ne sono tanti altri ma non ne ho voglia.
Ma il terzultimo giorno è stato il massimo, ho fatto una nuova interpretazione del presidente Soru, alle nuove persone dell'albergo, non più improvvisata ma ben costruita, contanto di finto giornalista!
E la ho toccato il culmine della mia carriera teatrale, aumentando anche il numero degli spettatori dai 400 della settimana prima si era passato ai 450 della settimana dopo, un successo mostruoso che sfiora i limiti della sciemenza!.
Poi è arrivato il momento degli addi e siamo ritornati a casa, ed eccomi quà.
Ah, quasi mi stavo dimenticando, c'era nel nostro albergo una vecchietta che diceva che facevamo casino e che spostavamo mobili. secondo me era malata perchè diceva che chiamava i carabinieri e roba varia!.

Questa è la storia delle ultime 2 settimane di Nicola Deligia, tratto da una storia vera.