è un sito scetti yea simoniko è + fiko: settembre 2007

giovedì 27 settembre 2007

ecco i video delle mie canzoni preferite:

METALLICA
FUEL



BOB MARLEY
BUFALO SOLDIER



BOB MARLEY
NO WOMAN NO CRY




NICKELBACK
PHOTOGRAPH





RED HOT CHILY PEPPERS
CALIFORNICATION





RED HOT CHILY PEPPERS
SNAW





E MOLTRE ALTRE ANCORA....

martedì 25 settembre 2007

!!!!IL MY AMATO 8 %!!!!

Il 92% dei teenagers ascolta musica rap o hip hop.Solo l'8% dei ragazzi ascolta musica rock o metal.
Inserisci questa frase nella tua firma se sei fra questo 8%

venerdì 21 settembre 2007

martedì 18 settembre 2007

L'appproccio a Maiò

Sputo era tutto un fremito, era ARRAPATISSIMO..........
Sputo ci provava con un ragno mentre il povero Calvè tentava disperatamente di fare innamorare la sorella, parlandole delle qualità e delle abilità innate che sputo possedeva, come ad esempio il rutto da 200 decibel, la demenzialità di ferro e, soprattutto, di essere estremamente elastico, in tutti i sensi............... .
Ma quella non ne voleva sentire, percui sputo decise di farsi avanti.
Lento lento si avvicinava alla preda, ma poi diceva che era meglio riprovarci l'ora successiva (un'altra volta....) fino a che non si mise d'impegno e prese coraggio: si avvicinò da dietro, le soffiò sul collo e le fece una grattatina imparata ad un corso di massaggio erotico.
Tutto questo fu eseguito con massima lentezza, in modo da essere più stimolante possibile.
A Calvè tutto ciò piaceva, tanto che cominciò a baciare sputo in una maniera da film a luci rotte, e poi......

venerdì 14 settembre 2007

totti o pirlo?

meglio Totti o Pirlo?














ecco le loro schede:

Totti:

Nazionalità Italia

Squadra: Roma

Anni: 31

Peso:82kg

goal: 372

Pirlo:

Nazionalità: Italia

Squadra: Milan

Anni:29

goal: 283

Biografia Pirlo:

Andrea Pirlo


(Flero, 19 maggio 1979) è un calciatore italiano che attualmente gioca nel Milan e nella Nazionale italiana, con cui ha vinto i Mondiali 2006.

Ha iniziato la carriera nel Brescia come mezzapunta, esordendo in serie A a 16 anni e due giorni in Reggiana-Brescia nel campionato 1994/1995. Ingaggiato dall'Inter, che lo diede in prestito prima alla Reggina e poi allo stesso Brescia, società nella quale ha cambiato ruolo, arretrando molto la sua posizione in campo pur perdendo poco in fase offensiva, dalla stagione 2001/2002 è al Milan. Dotato di grande tecnica e di una visione totale del campo, è ora uno dei registi più forti in circolazione ed è apprezzato per la sua abilità nelle verticalizzazioni.

Con i rossoneri ha vinto quasi tutto ed è anche riuscito a diventare un punto fermo della Nazionale, dopo che in precedenza era stato per 4 anni il leader assoluto della Nazionale Under-21.

Nel 2005 ha aggiunto al suo già ricco repertorio tecnico anche una nuova modalità di calciare le punizioni, l'ascensore (come l'hanno ribattezzato i suoi compagni di squadra): il pallone è colpito in modo particolare con le sole tre dita centrali e con la valvola posizionata verso il basso, così da sollevarlo per poi farlo ricadere rapidamente. Molti i portieri che sono cascati nella trappola.


Pirlo ha preso parte con la Nazionale Under-21 all'Europeo Under-21 del 2000, vincendolo, e del 2002. Inoltre ha preso parte a 2 edizioni delle Olimpiadi, nel 2000 a Sydney, e nel 2004, come fuoriquota, ad Atene. Attualmente, con 46 partite giocate e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.

Nel 2002, a 23 anni esordisce nella Nazionale maggiore sotto la gestione del CT Giovanni Trapattoni. Nel suo primo periodo in Nazionale Pirlo non viene impiegato con continuità, ma trova un posto da titolare nella seconda partita dell'Europeo 2004, e da quel momento diventa titolare indiscusso nel centrocampo della Nazionale.

Pirlo ha avuto un ruolo fondamentale per la vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania 2006, dove si è rivelato come uno dei migliori centrocampisti del Mondo. Il primo gol dell'Italia nella competizione iridata porta la sua firma: nella gara di esordio contro il Ghana ha insaccato con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area di rigore su azione d'angolo.
Grande regista, capace di giocate illuminanti, è stato il trascinatore della squadra di Marcello Lippi con i suoi assist, guadagnandosi il titolo di "Man of the Match" assegnato dalla FIFA in ben 3 partite: Italia-Ghana, Germania-Italia e la finale Italia-Francia. Nella semifinale contro la Germania, ha servito il passaggio vincente a Fabio Grosso. Nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d'angolo per il gol di Marco Materazzi dell'1-1. Ai calci di rigore ha messo a segno il primo rigore della serie, terminata con la vittoria dell'Italia, laureatasi campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro ed è giunto 9° nella classifica del Pallone d'Oro 2006.



Biografia totti:



Francesco Totti nasce a Roma il 27 settembre 1976, da mamma Fiorella e papà Enzo. Dimostra sin da piccolissimo confidenza con la sfera di cuoio (i primi "insegnamenti" risalgono a nove mesi di età…), naturale la scelta dei genitori di farlo giocare in qualche squadra sin da subito.
a sua prima squadra è la Fortitudo, scelta territoriale trattandosi di una piccola società di San Giovanni, il quartiere dove vive la famiglia di Totti. Dalla Fortitudo di Trillò, Francesco passa alla Smit Trastevere, alla corte di Pergolati e Paolucci.

Il ruolo occupato in campo è quello di centrocampista, scelta quasi obbligata per i mister che hanno la fortuna di allenarlo, data la classe "pulita" che il giovane esibisce con estrema disinvoltura. Poi, nel 1986, il passaggio alla Lodigiani, primo passo importante verso il calcio che conta.

Totti è allenato prima da Mastropietro e poi da Emidio Neroni, due figure importanti dal punto di vista calcistico per il ragazzo.Dopo altre due stagioni, la famiglia Totti viene sottoposta al dilemma: la Lodigiani fa presente che Francesco fa gola sia alla Roma che alla Lazio.Nessuna esitazione per i romanistissimi genitori: il giovane calciatore di Porta Metronia approda a Trigoria nel 1989, iniziando la sua carriera in giallorosso, partendo dalle giovanili.

Il talento naturale di Francesco spinge i tecnici di tutte le rappresentative a convocarlo spesso. Nella stessa stagione gli capita di disputare partite con gli Allievi Nazionali e la Primavera (stagione 91/92) o addirittura di essere decisivo per la conquista dello scudetto sempre con gli Allievi pur giocando titolare nella Primavera e trovando comunque il modo di esordire in serie A (stagione 92/93). Boskov, infatti, lo nota a Trigoria nelle partite durante l' allenamento contro la prima squadra e lo fa esordire in Serie A contro il Brescia nella vittoria per 2-0 del 28 marzo 1993.

a quel momento il rapporto fra Totti e la prima squadra andrà sempre in crescendo, anche se nel frattempo continua l'esperienza anche nelle giovanili azzurre. Anche in Nazionale le soddisfazioni non mancano: fin dall' Under 15 di Corradini passando per le rappresentative allenate da Sergio Vatta, Francesco trova il modo di mettersi in luce, toccando in seguito l'apice della sua carriera in azzurro con la conquista del titolo europeo Under 21 con Cesare Maldini, battendo in finale la Spagna ai calci di rigore (31 maggio 1996).
Pochi mesi prima Totti aveva conosciuto il sapore di una convocazione nella Nazionale maggiore: Arrigo Sacchi lo aveva convocato per uno stage alla Borghesiana (febbraio '96), regalandogli parole di grande stima e considerazione.

Tornando alla Roma, nel 1994 a Trigoria arriva Carletto Mazzone, uomo che lancerà definitivamente Francesco sul grande palcoscenico del calcio che conta e che per lui resterà sempre un punto di riferimento importante, un secondo padre a cui chiedere consiglio nei momenti difficili.

Il 4 settembre 1994 arriva il suo primo gol con la casacca dei "grandi": all'olimpico, davanti al pubblico del quale fino a pochi anni prima faceva parte, in veste di piccolo tifoso, segna contro il Foggia.

Forse è quello il vero inizio della favola dell'attuale numero dieci della Roma, favola che ha conosciuto anche momenti difficili come la scarsa considerazione di Carlos Bianchi, l'allenatore argentino che non lo "vedeva" ( che lo stava per cedere alla Sampdoria), ma che ha trovato la sua più splendida continuazione nel biennio - Zeman: proprio il tecnico boemo, altra figura importantissima nella Totti story, valorizza al massimo il bagaglio tecnico del trequartista inserendolo a sinistra nel tridente di attacco. E' il boom: tutti, anche i più scettici, ammettono di trovarsi davanti ad un vero fenomeno del calcio internazionale e lui risponde a suon di gol e di premi vinti per le altissime medie voto mantenute su tutti i quotidiani per tutto l'arco del campionato.

Infine, l'attualità.

Con l'arrivo di Capello la Roma ha conosciuto un'annata di transizione che ha coinvolto lo stesso Totti, peraltro vittima di un infortunio ad inizio stagione che ne ha pregiudicato il rendimento per alcuni mesi. Il capitano giallorosso, comunque, ha mantenuto un rendimento ben al di sopra degli standard del resto del campionato, confermandosi uomo assist e leader anche nei momenti più difficili.

La convocazione di Zoff per Euro 2000 e la conquista di una maglia da titolare con gli azzurri confermano la stagione comunque positiva di Francesco. E infatti l'europeo giocato in Belgio e Olanda rappresenta per Francesco la definitiva consacrazione internazionale, dopo le splendide prove offerte soprattutto proprio contro il Belgio (suo il gol di testa che spiana la strada alla vittoria azzurra), contro la Romania (altro gol che sblocca il risultato) e contro la Francia in finale.


Due momenti esaltanti dell'estate scorsa bei Paesi Bassi: il colpo di tacco che ha dato via all'azione per l'illusorio vantaggio azzurro di Delvecchio e soprattutto l'ormai leggendario rigore a cucchiaio tirato contro l'Olanda nella semifinale giocata all'Amsterdam Arena.

Un gesto tecnico che ha strabiliato tutto il mondo, tranne i tifosi che avevano avuto occasione di ammirarlo in campionato.

La carriera di Francesco continua all'insegna dei successi con la squadra giallorosa: la conquista del terzo scudetto nella stagione 2000/2001 e le prodezze in Champions League. Anche in Nazionale entusiasma i tifosi e indossando la maglia numero 10 è il perno inamovibile dell'attacco azzurro.

Il suo impegno nel Sociale e soprattutto nei confronti dell'infanzia
disagiata ha spinto il Comitato Italiano dell'Unicef e Francesco Totti a
incontrarsi nel maggio 2002. Da marzo 2003 Francesco Totti è orgogliosissimo
Good Will Ambassador dell'Unicef e le sue iniziative a favore dei bambini si
sono susseguite costanti e ricche di successo.
La più conosciuta è sicuramente il Libro delle Barzellette, i cui proventi
sono stati devoluti anche a favore degli anziani del Comune di Roma.


Il mio punto di vista:

Sono entrambi due giocatori estremamente bravi e dotati, uno un po'più chiuso, l'altro molto estroverso, capace di invntare tormentoni che durano estati intere come la celeberrima frase : mo je faccio er cucchiaio , detta da totti rivolto a di biagio prima di tirare il rigore contro l'olanda, che sbalordì il mondo intero, ma non i tifosi della roma che erano già abituati a vederlo fare queste opere d'arte.

Pirlo invece è un regista e, come un burattinaio, muove gli avversari come vuole, servendo ai compagni di squadra assist squisiti che escono solo dai suoi piedini fatati, gli stessi che indovinano le più impossibili traiettorie delle punizioni, che hanno risolto per altro partite importantissime, anche in ambito nazionale.

pirlo fa e fa fare goal, totti è più propenso a tirare.

1-1

Totti vuole che la squadra giochi per lui mentre pirlo gioca per la squadra.

1-2 x pirlo

Totti è scarpa d'oro.

2-2

Pirlo è bronzo olimpico ad Atene.

2-3 per Pirlo.

Pirlo è un'assistman migliore di totti

4-2

E, col punteggio di 4 a 2 in favore di Pirlo, dichiaro dunque vincitore della sfida TOTTIvsPIRLO vincitore.

giovedì 13 settembre 2007

lunedì 10 settembre 2007

Sputo di bue quarto capitolo

La pivella di sputo.

Appena arrivati al naso, sputo si preoccupò subito di stringere importanti rapporti di amicizia.

I migliori, e unici vicini erano due goccioloni di maionese, rispettivamente fratello e sorella.

Il primo si chiamava Calvè, mentre l’altra Mayò.

Della ragazza, Sputo se ne innamorò follemente tanto da chiederle la mano, ma lei con grande disappunto dell’essere catartico, la ragazza gli diede merda.

Disperato e profondamente scosso, sputo andò a piangere da Calvè, che lo consolò e pur di farlo smettere di piangere, gli promise che lo avrebbe aiutato a conquistare la bella Mayò.

Sputo di bue capitolo terzo

Ecco il terzo capitolo di sputo di bue

In quel tempo l’estate si faceva sentire e ogni essere vivente ( compreso il nostro sputo) soffriva terribilmente il caldo afoso ogni giorno sempre più sopra i 40°.

Parlando con un mozzicone di sigaretta, lo sputo si rese conto dell’importanza del refrigerio immediato, e fu allora che decise, assieme al suo nuovo amico chad (il mozzicone di sigaretta) di aprire in società un negozio di ghiaccio.

Assunse prima di tutto 2 impiegati : Peppino dritto (preservativo bucato) e Joe culodigomma (blata)

Venne a quest’ultimi l’idea di procurarsi il ghiaccio: passare tutti giorni da kebbab donald:

Joe era il palo e distraeva le commesse mandandole nel panico più totale mentre Peppino si riempiva di ghiaccio, stando attento a non farlo uscire dal suo buco.

Per qualche mese filò tutto liscio, ma il tempo passava e l’inverno era alle porte, le temperature passarono da + 40° a –3°, e il ciò decretava la fine dei guadagni e la blatta morì in un tragico incidente d’auto, provocato accidentalmente dalla mafia buddusese.

Il piccolo reddito capitalizzato dalla società del ghiaccio fu subito scialacquato da peppino dritto con il poker e fece pagare il conto all’amico joe, che in cambio gli rifilò una cavallettata sulla nuca e un colpo di cric nel pancreas e nella milza, tutti colpi da ko che sommati gli tolsero la vita (questa storia fu pubblicata il giorno dopo a studio aperto con una canzone tristissima).

Rimasero solo Sputo e il suo amico Chad, questi ultimi decisero di passare l’inverno nel naso della statua dei presidenti d’america, più precisamente nel naso di Clinton.

giovedì 6 settembre 2007

La strana supplente Malata.


Oggi io e mio cugino stavamo cazzeggiando molto alacremente e abbiamo scoperto, parlando delle prof che lavorano molto, che abbiamo avuto la stessa supplente d'italiano.
Quella si che era una prof, aveva tutti i requisiti necessari, grassa, giovane, si vestiva di cacca, e le mancavano le palle.
Con lei potevamo fare tutto quello che volevamo, prendevamo sempre il libro di geografia e lei si metteva a leggere, nessuno seguiva e facevamo tutto quello che volevamo.
Quando capiva che non se la filava nessuno si alzava (rischiando peraltro di cadere) e andava a turno in ogni banco chiedendo il diario, ognuno diceva di no e si girava, ma lei rimaneva a fissarti con la mano tesa, come i facchini che vogliono la mancia. poi si incazzava e sbatteva il registro sulla cattedra, facendo volare tutte le giustificazioni del mese.

SPUTO DI BUE

ECCO IL SECONDO CAPITOLO DELLA CELEBERRIMA STORIA:

CAPITOLO2 la fuga

Quel mattino per il nostro sputo preferito non fu affatto facile, poiché dovette riuscire a risalire dagli strati di cacca che lo ricoprivano: armandosi di buona volontà e munendosi di uno scarabeo stercorario scavò un tunnel che passava da parte a parte la montagna che ormai pareva completamente seccata. Quando risalì in superficie pensò che doveva crearsi una vita e che la fattoria non era il posto ideale dove vivere poichè ogni angolo di quel posto era già abitato da altri esseri tra cui i topi di campagna, che non erano molto ospitali: se lo volevano bere.
Passata una settimana sentì il contadino che diceva che doveva andare a fare commissioni urgenti in
città, allora si intrufolò nell' apixiedda e salito sul cashone, partì alla volta della grande città.

mercoledì 5 settembre 2007

SPUTO DI BUE

ed ecco a voi la senzazionale storia di simonico e co.
Questa è la storia di uno sputo che con i suoi amici compirà tante avventure incredibili e vivrà amori passionali, tutto in un concentrato... di vita e di sputi.

CAPITOLO1 LA NASCITA

Era una notte buia e tempestosa ... un bue stava mangiando cicoria con maionese, quando ad un tratto un fremito irresistibile lo stimolò a escretare i cosiddetti ''bisogni solidi''. Lo stimolo era talmente forte che fece un'enorme ammasso puzzolente di roba maleodorante e informe chiamata cacca e come ciliegina sulla torta, un po' per lo sforzo affrontato, un po' per la puzza che il corpo del reato emanava, ci sputò sopra, creando così un mare di merda liquida con sopra del catarro mischiato a saliva. Ad un tratto un fulmine brecciò il cielo con un rombo che parve una Ferrari appena uscita, colpendo in pieno la cacca che aveva come parafulmine il povero sputo del bue appunto.
La mattina dopo lo sputo aprì gli occhi e con molto stupore si rese conto che riusciva a muoversi, anche se un po' a stento, a causa degli strati di merda che lo avvolgevano come una copertina di velluto, ma un po' più puzzolente.
questa fu la nascita e la prima avventura di sputo di bue.




la seratona del mercoledì

DUE FIGACCIONI come NOI non potevano stare a fare niente in una giornata come quella di oggi, infatti abbiamo le nostre due noccioline chiamate menti e siamo usciti al warner village
a vedere il films.
Dopo averlo visto abbiamo guocato a
POI siamo passati all' e abbiamo comprato un pacco di e
1 bottiglione di


e mettendoli vicini

ci è venuta un'idea
abbiamo generato un esplosisivo che assomigliava più o meno a questo!
e come se non bastasse abbiamo visto una merdona spiaccicata che schifo!!!

oggi abbiamo imparato che
  1. gli orchi trombano molto e hanno sempre tanti figli, ora capisco l'importanza dei preservativi!
  2. i draghi possono rimanere incinti
  3. non bisogna incazzarsi quando non si fa nemmeno un punto a bowling,
  4. bisogna sempre stare attenti ai senegalesi sempre pronti a fotterti il cellulare
  5. la cocacola con la mentos è più buona ma pericolosa
  6. le merdone sanno appiattirsi come un foglio di carta

martedì 4 settembre 2007

Rapina juventina!!!

Giampaolo: "E' un sogno rubato"

Ranieri: "Juventus cinica"

domenica 2 settembre 2007

Marco Giampaolo è estremamente deluso dal risultato. Il tecnico rossoblu non usa perifrasi. "E' un sogno rubato: quello di vincere contro la Juventus giocando bene. Di solito ci metto un paio di giorni per rimettermi dallo stress dopo una partita, stavolta ci metterò un po' di più", Il Cagliari è stato all'altezza della situazione davanti alla Juventus. "Sono orgoglioso di questo gruppo che sento come un appendice di me stesso. Non credo di poter descrivere in modo migliore il senso di appartenenza. E' difficile commentare una sconfitta così. Mi spiace per la squadra che meritava un risultato diverso, per i tifosi. La prestazione è stata ottima, dovevamo far punti. Il Cagliari è stato superiore alla Juventus come gioco, loro lo sono stati nei particolari".

Dall'altra parte, Claudio Ranieri definisce la sua squadra "Cinica. Complimenti al Cagliari che ci ha fatto allungare la difesa come nessun altro avversario. E' entrato Camoranesi che ha acceso la luce, gli abbiamo dato molti palloni. Abbiamo mostrato di volere vincere, e non sarà per nessuno venire a vincere su questo campo".

Gigi Buffon è stato eccezionale in alcune circostanze. "Non la definirei una partita normale, abbiamo vinto con un giocatore in meno, segno che questa squadra ha temperamento come poche. La parata su Bianco? Ogni tanto combino qualcosa di buono, ho avuto quella fortuna che mi era mancata sul primo rigore di Foggia".