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venerdì 14 settembre 2007

totti o pirlo?

meglio Totti o Pirlo?














ecco le loro schede:

Totti:

Nazionalità Italia

Squadra: Roma

Anni: 31

Peso:82kg

goal: 372

Pirlo:

Nazionalità: Italia

Squadra: Milan

Anni:29

goal: 283

Biografia Pirlo:

Andrea Pirlo


(Flero, 19 maggio 1979) è un calciatore italiano che attualmente gioca nel Milan e nella Nazionale italiana, con cui ha vinto i Mondiali 2006.

Ha iniziato la carriera nel Brescia come mezzapunta, esordendo in serie A a 16 anni e due giorni in Reggiana-Brescia nel campionato 1994/1995. Ingaggiato dall'Inter, che lo diede in prestito prima alla Reggina e poi allo stesso Brescia, società nella quale ha cambiato ruolo, arretrando molto la sua posizione in campo pur perdendo poco in fase offensiva, dalla stagione 2001/2002 è al Milan. Dotato di grande tecnica e di una visione totale del campo, è ora uno dei registi più forti in circolazione ed è apprezzato per la sua abilità nelle verticalizzazioni.

Con i rossoneri ha vinto quasi tutto ed è anche riuscito a diventare un punto fermo della Nazionale, dopo che in precedenza era stato per 4 anni il leader assoluto della Nazionale Under-21.

Nel 2005 ha aggiunto al suo già ricco repertorio tecnico anche una nuova modalità di calciare le punizioni, l'ascensore (come l'hanno ribattezzato i suoi compagni di squadra): il pallone è colpito in modo particolare con le sole tre dita centrali e con la valvola posizionata verso il basso, così da sollevarlo per poi farlo ricadere rapidamente. Molti i portieri che sono cascati nella trappola.


Pirlo ha preso parte con la Nazionale Under-21 all'Europeo Under-21 del 2000, vincendolo, e del 2002. Inoltre ha preso parte a 2 edizioni delle Olimpiadi, nel 2000 a Sydney, e nel 2004, come fuoriquota, ad Atene. Attualmente, con 46 partite giocate e 16 reti segnate, è il primatista di presenze degli Azzurrini e il secondo miglior marcatore di sempre dietro Alberto Gilardino.

Nel 2002, a 23 anni esordisce nella Nazionale maggiore sotto la gestione del CT Giovanni Trapattoni. Nel suo primo periodo in Nazionale Pirlo non viene impiegato con continuità, ma trova un posto da titolare nella seconda partita dell'Europeo 2004, e da quel momento diventa titolare indiscusso nel centrocampo della Nazionale.

Pirlo ha avuto un ruolo fondamentale per la vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania 2006, dove si è rivelato come uno dei migliori centrocampisti del Mondo. Il primo gol dell'Italia nella competizione iridata porta la sua firma: nella gara di esordio contro il Ghana ha insaccato con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area di rigore su azione d'angolo.
Grande regista, capace di giocate illuminanti, è stato il trascinatore della squadra di Marcello Lippi con i suoi assist, guadagnandosi il titolo di "Man of the Match" assegnato dalla FIFA in ben 3 partite: Italia-Ghana, Germania-Italia e la finale Italia-Francia. Nella semifinale contro la Germania, ha servito il passaggio vincente a Fabio Grosso. Nella finale contro la Francia Pirlo ha servito la palla da calcio d'angolo per il gol di Marco Materazzi dell'1-1. Ai calci di rigore ha messo a segno il primo rigore della serie, terminata con la vittoria dell'Italia, laureatasi campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. Pirlo è stato votato terzo miglior giocatore del Mondiale dopo Zinédine Zidane e Fabio Cannavaro ed è giunto 9° nella classifica del Pallone d'Oro 2006.



Biografia totti:



Francesco Totti nasce a Roma il 27 settembre 1976, da mamma Fiorella e papà Enzo. Dimostra sin da piccolissimo confidenza con la sfera di cuoio (i primi "insegnamenti" risalgono a nove mesi di età…), naturale la scelta dei genitori di farlo giocare in qualche squadra sin da subito.
a sua prima squadra è la Fortitudo, scelta territoriale trattandosi di una piccola società di San Giovanni, il quartiere dove vive la famiglia di Totti. Dalla Fortitudo di Trillò, Francesco passa alla Smit Trastevere, alla corte di Pergolati e Paolucci.

Il ruolo occupato in campo è quello di centrocampista, scelta quasi obbligata per i mister che hanno la fortuna di allenarlo, data la classe "pulita" che il giovane esibisce con estrema disinvoltura. Poi, nel 1986, il passaggio alla Lodigiani, primo passo importante verso il calcio che conta.

Totti è allenato prima da Mastropietro e poi da Emidio Neroni, due figure importanti dal punto di vista calcistico per il ragazzo.Dopo altre due stagioni, la famiglia Totti viene sottoposta al dilemma: la Lodigiani fa presente che Francesco fa gola sia alla Roma che alla Lazio.Nessuna esitazione per i romanistissimi genitori: il giovane calciatore di Porta Metronia approda a Trigoria nel 1989, iniziando la sua carriera in giallorosso, partendo dalle giovanili.

Il talento naturale di Francesco spinge i tecnici di tutte le rappresentative a convocarlo spesso. Nella stessa stagione gli capita di disputare partite con gli Allievi Nazionali e la Primavera (stagione 91/92) o addirittura di essere decisivo per la conquista dello scudetto sempre con gli Allievi pur giocando titolare nella Primavera e trovando comunque il modo di esordire in serie A (stagione 92/93). Boskov, infatti, lo nota a Trigoria nelle partite durante l' allenamento contro la prima squadra e lo fa esordire in Serie A contro il Brescia nella vittoria per 2-0 del 28 marzo 1993.

a quel momento il rapporto fra Totti e la prima squadra andrà sempre in crescendo, anche se nel frattempo continua l'esperienza anche nelle giovanili azzurre. Anche in Nazionale le soddisfazioni non mancano: fin dall' Under 15 di Corradini passando per le rappresentative allenate da Sergio Vatta, Francesco trova il modo di mettersi in luce, toccando in seguito l'apice della sua carriera in azzurro con la conquista del titolo europeo Under 21 con Cesare Maldini, battendo in finale la Spagna ai calci di rigore (31 maggio 1996).
Pochi mesi prima Totti aveva conosciuto il sapore di una convocazione nella Nazionale maggiore: Arrigo Sacchi lo aveva convocato per uno stage alla Borghesiana (febbraio '96), regalandogli parole di grande stima e considerazione.

Tornando alla Roma, nel 1994 a Trigoria arriva Carletto Mazzone, uomo che lancerà definitivamente Francesco sul grande palcoscenico del calcio che conta e che per lui resterà sempre un punto di riferimento importante, un secondo padre a cui chiedere consiglio nei momenti difficili.

Il 4 settembre 1994 arriva il suo primo gol con la casacca dei "grandi": all'olimpico, davanti al pubblico del quale fino a pochi anni prima faceva parte, in veste di piccolo tifoso, segna contro il Foggia.

Forse è quello il vero inizio della favola dell'attuale numero dieci della Roma, favola che ha conosciuto anche momenti difficili come la scarsa considerazione di Carlos Bianchi, l'allenatore argentino che non lo "vedeva" ( che lo stava per cedere alla Sampdoria), ma che ha trovato la sua più splendida continuazione nel biennio - Zeman: proprio il tecnico boemo, altra figura importantissima nella Totti story, valorizza al massimo il bagaglio tecnico del trequartista inserendolo a sinistra nel tridente di attacco. E' il boom: tutti, anche i più scettici, ammettono di trovarsi davanti ad un vero fenomeno del calcio internazionale e lui risponde a suon di gol e di premi vinti per le altissime medie voto mantenute su tutti i quotidiani per tutto l'arco del campionato.

Infine, l'attualità.

Con l'arrivo di Capello la Roma ha conosciuto un'annata di transizione che ha coinvolto lo stesso Totti, peraltro vittima di un infortunio ad inizio stagione che ne ha pregiudicato il rendimento per alcuni mesi. Il capitano giallorosso, comunque, ha mantenuto un rendimento ben al di sopra degli standard del resto del campionato, confermandosi uomo assist e leader anche nei momenti più difficili.

La convocazione di Zoff per Euro 2000 e la conquista di una maglia da titolare con gli azzurri confermano la stagione comunque positiva di Francesco. E infatti l'europeo giocato in Belgio e Olanda rappresenta per Francesco la definitiva consacrazione internazionale, dopo le splendide prove offerte soprattutto proprio contro il Belgio (suo il gol di testa che spiana la strada alla vittoria azzurra), contro la Romania (altro gol che sblocca il risultato) e contro la Francia in finale.


Due momenti esaltanti dell'estate scorsa bei Paesi Bassi: il colpo di tacco che ha dato via all'azione per l'illusorio vantaggio azzurro di Delvecchio e soprattutto l'ormai leggendario rigore a cucchiaio tirato contro l'Olanda nella semifinale giocata all'Amsterdam Arena.

Un gesto tecnico che ha strabiliato tutto il mondo, tranne i tifosi che avevano avuto occasione di ammirarlo in campionato.

La carriera di Francesco continua all'insegna dei successi con la squadra giallorosa: la conquista del terzo scudetto nella stagione 2000/2001 e le prodezze in Champions League. Anche in Nazionale entusiasma i tifosi e indossando la maglia numero 10 è il perno inamovibile dell'attacco azzurro.

Il suo impegno nel Sociale e soprattutto nei confronti dell'infanzia
disagiata ha spinto il Comitato Italiano dell'Unicef e Francesco Totti a
incontrarsi nel maggio 2002. Da marzo 2003 Francesco Totti è orgogliosissimo
Good Will Ambassador dell'Unicef e le sue iniziative a favore dei bambini si
sono susseguite costanti e ricche di successo.
La più conosciuta è sicuramente il Libro delle Barzellette, i cui proventi
sono stati devoluti anche a favore degli anziani del Comune di Roma.


Il mio punto di vista:

Sono entrambi due giocatori estremamente bravi e dotati, uno un po'più chiuso, l'altro molto estroverso, capace di invntare tormentoni che durano estati intere come la celeberrima frase : mo je faccio er cucchiaio , detta da totti rivolto a di biagio prima di tirare il rigore contro l'olanda, che sbalordì il mondo intero, ma non i tifosi della roma che erano già abituati a vederlo fare queste opere d'arte.

Pirlo invece è un regista e, come un burattinaio, muove gli avversari come vuole, servendo ai compagni di squadra assist squisiti che escono solo dai suoi piedini fatati, gli stessi che indovinano le più impossibili traiettorie delle punizioni, che hanno risolto per altro partite importantissime, anche in ambito nazionale.

pirlo fa e fa fare goal, totti è più propenso a tirare.

1-1

Totti vuole che la squadra giochi per lui mentre pirlo gioca per la squadra.

1-2 x pirlo

Totti è scarpa d'oro.

2-2

Pirlo è bronzo olimpico ad Atene.

2-3 per Pirlo.

Pirlo è un'assistman migliore di totti

4-2

E, col punteggio di 4 a 2 in favore di Pirlo, dichiaro dunque vincitore della sfida TOTTIvsPIRLO vincitore.

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