C.1ed ecco a voi la senzazionale storia di simonico e co.
Questa è la storia di uno sputo che con i suoi amici compirà tante avventure incredibili e vivrà amori passionali, tutto in un concentrato... di vita e di sputi.
CAPITOLO1 LA NASCITA
Era una notte buia e tempestosa ... un bue stava mangiando cicoria con maionese, quando ad un tratto un fremito irresistibile lo stimolò a escretare i cosiddetti ''bisogni solidi''. Lo stimolo era talmente forte che fece un'enorme ammasso puzzolente di roba maleodorante e informe chiamata cacca e come ciliegina sulla torta, un po' per lo sforzo affrontato, un po' per la puzza che il corpo del reato emanava, ci sputò sopra, creando così un mare di merda liquida con sopra del catarro mischiato a saliva. Ad un tratto un fulmine brecciò il cielo con un rombo che parve una Ferrari appena uscita, colpendo in pieno la cacca che aveva come parafulmine il povero sputo del bue appunto.
La mattina dopo lo sputo aprì gli occhi e con molto stupore si rese conto che riusciva a muoversi, anche se un po' a stento, a causa degli strati di merda che lo avvolgevano come una copertina di velluto, ma un po' più puzzolente.
questa fu la nascita e la prima avventura di sputo di bue.
C.2
Quel mattino per il nostro sputo preferito non fu affatto facile, poiché dovette riuscire a risalire dagli strati di cacca che lo ricoprivano: armandosi di buona volontà e munendosi di uno scarabeo stercorario scavò un tunnel che passava da parte a parte la montagna che ormai pareva completamente seccata. Quando risalì in superficie pensò che doveva crearsi una vita e che la fattoria non era il posto ideale dove vivere poichè ogni angolo di quel posto era già abitato da altri esseri tra cui i topi di campagna, che non erano molto ospitali: se lo volevano bere.
Passata una settimana sentì il contadino che diceva che doveva andare a fare commissioni urgenti in città, allora si intrufolò nell' apixiedda e salito sul cashone, partì alla volta della grande città.
C.3
In quel tempo l’estate si faceva sentire e ogni essere vivente ( compreso il nostro sputo) soffriva terribilmente il caldo afoso ogni giorno sempre più sopra i 40°.
Parlando con un mozzicone di sigaretta, lo sputo si rese conto dell’importanza del refrigerio immediato, e fu allora che decise, assieme al suo nuovo amico chad (il mozzicone di sigaretta) di aprire in società un negozio di ghiaccio.
Assunse prima di tutto 2 impiegati : Peppino dritto (preservativo bucato) e Joe culodigomma (blata)
Venne a quest’ultimi l’idea di procurarsi il ghiaccio: passare tutti giorni da kebbab donald:
Joe era il palo e distraeva le commesse mandandole nel panico più totale mentre Peppino si riempiva di ghiaccio, stando attento a non farlo uscire dal suo buco.
Per qualche mese filò tutto liscio, ma il tempo passava e l’inverno era alle porte, le temperature passarono da + 40° a –3°, e il ciò decretava la fine dei guadagni e la blatta morì in un tragico incidente d’auto, provocato accidentalmente dalla mafia buddusese.
Il piccolo reddito capitalizzato dalla società del ghiaccio fu subito scialacquato da peppino dritto con il poker e fece pagare il conto all’amico joe, che in cambio gli rifilò una cavallettata sulla nuca e un colpo di cric nel pancreas e nella milza, tutti colpi da ko che sommati gli tolsero la vita (questa storia fu pubblicata il giorno dopo a studio aperto con una canzone tristissima).
Rimasero solo Sputo e il suo amico Chad, questi ultimi decisero di passare l’inverno nel naso della statua dei presidenti d’america, più precisamente nel naso di Clinton.
C.4
La pivella di sputo.
Appena arrivati al naso, sputo si preoccupò subito di stringere importanti rapporti di amicizia.
I migliori, e unici vicini erano due goccioloni di maionese, rispettivamente fratello e sorella.
Il primo si chiamava Calvè, mentre l’altra Mayò.
Della ragazza, Sputo se ne innamorò follemente tanto da chiederle la mano, ma lei con grande disappunto dell’essere catartico, la ragazza gli diede merda.
Disperato e profondamente scosso, sputo andò a piangere da Calvè, che lo consolò e pur di farlo smettere di piangere, gli promise che lo avrebbe aiutato a conquistare la bella Mayò.
Sputo era tutto un fremito, era ARRAPATISSIMO..........
Sputo ci provava con un ragno mentre il povero Calvè tentava disperatamente di fare innamorare la sorella, parlandole delle qualità e delle abilità innate che sputo possedeva, come ad esempio il rutto da 200 decibel, la demenzialità di ferro e, soprattutto, di essere estremamente elastico, in tutti i sensi............... .
Ma quella non ne voleva sentire, percui sputo decise di farsi avanti.
Lento lento si avvicinava alla preda, ma poi diceva che era meglio riprovarci l'ora successiva (un'altra volta....) fino a che non si mise d'impegno e prese coraggio: si avvicinò da dietro, le soffiò sul collo e le fece una grattatina imparata ad un corso di massaggio erotico.
Tutto questo fu eseguito con massima lentezza, in modo da essere più stimolante possibile.
A Calvè tutto ciò piaceva, tanto che cominciò a baciare sputo in una maniera da film a luci rotte, e poi......
C. 6
Sputo di bue fece un figlio con maiò, che chiamarono culone, e visse con la sua bellissima famiglia
per una luna lunghissima settimana dentro lo scarpone di nocola, finchè maiò cominciò a scadere,
mentre maiò si stava pietrificando, lo sciamano dello scarpone, (una pelliccina di unghia incarnita)
disse a sputo che l'unico ,modo per salvare maiò era sacrificare culone al dio cavallo e pronunciare la formula "Sopra la cavalla il cavallo gode ,
sotto la il cavallo crepa.
sputo andò al tempio del cavallo uccise suo figlio, ma, al momento di dover recitare la formula, non si ricordò l'ultimo pezzo e cavallo non esaudì il suo desiderio.
Sputo si ritrovò solo, costretto a dover rincominciare da capo.

2 commenti:
Complimenti per la fantasia...sputo di bue è un mito!!!
sputo di bue ritornerà, e in lavorazione una nuova serie! =)
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